19/7
MARTEDI'
h. 22.15
Funky
GEORGE CLINTON & THE P-FUNK all stars


George Clinton

Prezzo: 15,00 euro
Acquista online >>

per informazioni:
[email protected]

  George Clinton voce
Robert “Peanut” Johnson voce
Belita Woods voce
Steven Boyd voce
Kim Manning voce
Lashonoa Clinton voce
Kendra Foster voce
Garry “Starchild” Shider voce, chitarra ritmica
Greg Thomas voce, sax
Michael “Clip” Payne tastiere, voce
Bennie Cowar tromba
Bernie Worrel tastiere
Dewayne “Blackbyrd” McKnight chitarra
Michael “Kid Funkadelic” Hampton chitarra
Lige Curry basso, voce
Frankie “Kash” Waddy batteria
Carlo McMurray ballerino
Gene Anderson ballerino

 

Fuori dagli schemi per scelta, sopra le righe per vocazione, visionario e provocatorio come pochi altri luminari dello show business, George Clinton e’ uno dei personaggi piu’ atipici, singolari ed eccentrici mai saliti su un palco di Villa Celimontana Jazz Festival, e non solo per il look. Clinton è sicuramente uno degli artisti più influenti della storia della Black Music. Con lui sul palco un concentrato delle formazioni che gli hanno permesso di ridefinire grammatica e sintassi della black music nel corso degli anni Settanta: Parliament e Funkadelic.
I primi più orientati verso il funk (o per meglio dire p-funk, come lo stesso Clinton ribattezzò il genere intendendo riaffermarne la Purezza), i secondi viceversa maggiormente inclini al rock. La risultante dei due vettori conduceva a un crocevia frequentato già da Jimi Hendrix e Sly Stone, luogo in cui convergevano le cadenze del funk e la deriva psichedelica del rock. Uno tra gli snodi fondamentali nelle vicende della musica popolare del Novecento, da cui in seguito si diramarono nelle proprie fasi iniziali tanto l'hip hop quanto la house. La filosofia del funk era tutto sommato semplice, ma dirompente: una nazione (nel senso di un popolo globale, oltre i confini politici degli stati) conquistata dal ritmo e con il ritmo, che diventava cosi’ il metodo con cui liberarsi dalle costrizioni. Questa è la filosofia che ritroviamo anche alla base di tutto il lavoro di Clinton. Delle due formazioni originali suonano ancora con lui, punte di diamante in una big band, il tastierista Bernie Worrell e i chitarristi DeWayne "Blackbird" McKnight e Garry "Starchild" Shider. A dirigere le operazioni con la consueta verve visionaria sarà però l'inossidabile George, che a dispetto dell'età esibisce ancora lo smalto dei giorni migliori. Il concerto del 19 luglio ci dà la possibilità di ascoltare un musicista che con intuizioni che ebbe e sviluppò ormai più di 30 anni fa, riesce ancora ad influenzare lo stile di alcuni fra gli interpreti oggigiorno più popolari della musica nera, dagli Outkast ai N*E*R*D.

Link:
http://www.georgeclinton.com/