Arrigo Cappelletti si è sempre dedicato a una ricerca musicale senza frontiere, spaziando dal tango-jazz al fado portoghese, collaborando con i migliori rappresentanti di questo genere musicale, come Alexandra, Custodio Castelo, Jorge Fernando, dalle composizioni dedicate ai più grandi poeti del novecento alle attuali sperimentazioni con Giulio Visibelli). Il Portogallo e il fado hanno segnato in modo particolare la sua sensibilità artistica, infatti qualche anno fa ha registrato un album “Terras do risco” in cui sperimenta una singolare commistione di fado e jazz. Anche il suo ultimo lavoro riprende il ritmo e la magia del fado, ma lo segue come un' ombra allungata su altre strade. Così ai testi che vengono cantati e narrati, di Fernando Pessoa, Camilo Pessanha, Sophia de Mello Breyner Andresen, Mario de Andrade, se ne affiancano altri, legati a lingue e mondi poetici diversi: un nome sopra gli altri, Mara Cantoni. Sono testi scritti per la maggior parte da donne, accomunati da una sensibilità delicata, avvolta da un clima di leggerezza, di sensualità, d' ironia e di libertà. Cappelletti si specchia incuriosito in queste “poesie” e li accompagna con i più svariati riferimenti musicali: tango, folk e le avanguardie del Novecento storico. Pianista irrequieto, jazzista nell'anima, spiazza la propria scrittura con la continua sfida dell'improvvisazione. Per il Villa Celimontana Festival Jazz si confronta con Giuppi Paone, cantante che già ha partecipato ad altri incroci fra jazz e poesia e sua amica da sempre, e con il trombettista newyorchese Ralph Alessi, uno dei più interessanti esponenti di un nuovo jazz senza frontiere.