Carolina Brandes, artista italo-tedesca, intraprende da giovanissima lo studio musicale esplorando diversi stili musicali, dal funk al rock, dal jazz alla musica sudamericana. Dopo aver studiato nei più prestigiosi college musicali internazionali, decide di fermarsi in America, paese in cui ha l’occasione di collaborare e dirigere musicisti e band di tutto rispetto, tra cui Kurt Rosenwinkel, Matt Garrison, Abe Laboriel Jr., Scott Kinsey, Yorai Oron, Dan Rieser, Donny Mccasslin, Jim Black. Ha inoltre la possibilità di collaborare alle clinics italiane della Berklee e della Manhattan School of Music. Dopo questa esperienza si trasferisce nel nostro Paese dove, oltre ad avere la possibilità di collaborare come attrice in ambito teatrale, dirige un quintetto di grandi musicisti tra i quali, Marco Siniscalco, Alex Gwis, Horacio “El Negro” Hernandez e Javier Girotto. Nasce così il progetto O.M.P., sigla che sta per “Original Musical Paint”, che unisce alcuni dei migliori musicisti jazz del panorama italiano, fra i quali, oltre a coloro nominati in precedenza, Davide Pettirossi, Aldo Bassi, Gianni Savelli, Corvini Bros., Massimo Pirone, Fabiola Torresi, Desiree Petrocchi. Musicalmente O.M.P. è stato definito come funk d’avanguardia, con ritmiche poderose e melodie capaci di essere al tempo stesso originali e accattivanti. Il tutto,
soprattutto nella versione live, è ulteriormente esaltato dal carisma e dalla personalità di Carolina, che, oltre a essere l’ideatrice del progetto e la voce del gruppo, è anche l’autrice delle musiche, dei testi e degli arrangiamenti. Il cosmopolitismo culturale e musicale della leader traspare anche dai testi: collage linguistici, in inglese, tedesco, italiano, spagnolo e francese, mai banali e spesso dotati della forza dell’impegno. La stessa panacea di generi e contaminazioni è evidente nella parte sonora. Risultato di una vera e propria sintesi artistica tra più musicisti tutti aperti a nuove contaminazioni e generi musicali, gli O.M.P. riescono a fondere una vastissima gamma di stili, dal jazz al funk, dal R&B al rock, dal flamenco al gospel, dallo scat al rap. Impedibile è la loro esibizione dal vivo che, soprattutto grazie alle multiformi esperienze di Carolina nel campo del teatro, della danza e delle arti figurative, supera la tradizionale forma-concerto per abbracciare quella di uno spettacolo “totale”, che include aspetti visuali e gestuali e colora musiche e parole delle tinte dell’arcobaleno.

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http://www.carolinabrandes.com/