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GIOVEDI'
h. 22.15
Cliff Korman & the Brazilian Tinge

 

Cliff Korman piano, arrangiamenti
Cida Moreira voce
Murí Costa coro
Jane Balzana coro
Eduardo Ferrer coro
Malu von Krüger coro
Eliza Lacerda coro
Juliana Rubim coro
Billy Drewes clarinetto, sassofono
Luis Bonilla trombone
Marcello Gonçalves viola a sette corde
Rob Curto accordion
Henrique Cazes cavaquinho
Andy Eulau basso
Vanderlei Pereira batteria
Edson da Silva percussioni
Beto Cazes percussioni

Prezzo: 7,00 euro

per informazioni:
[email protected]

“Migration”, ultimo lavoro di Cliff Korman & the Brazilian Tinge, è un album nato da una mostra del fotografo brasiliano Sebastião Salgano. L’album è stato scritto come risposta diretta alle foto di Salgano che riprendono persone in movimento, gente in viaggio. Cliff Korman, pianista americano che ha trascorso gran parte della sua vita in Brasile negli ultimi vent’anni, si è lasciato ispirare da quelle immagini che ricordano le sensazioni di chi è costretto a lasciare una casa e a sospendere la vita precedente per ritrovarsi unito a un flusso di gente in movimento: emigranti, nomadi, immigrati. Come afferma lo stesso Korman “Le foto hanno fatto emergere aspetti della mia identità come musicista di jazz che si sono manifestate naturalmente attraverso il ritmo e le sonorità brasiliane. Il mescolarsi di culture, identità e tempi, proprio come il movimento in una frase musicale, non corre in modo lineare ma anche in verticale, attraverso canali simultanei”. “Migration” racconta la storia di un musicista jazz americano tanto appassionato alla musica e alla cultura Brasiliana da lasciar plasmare da essa non solo la sua musica ma tutta la sua vita. Questo è proprio quello che accade a chi ha cambiato paese natale e si trova a vivere da emigrante combattuto tra due culture diverse, chi vive in un posto che non riconosce come casa ma che non sente neanche estraneo. Ma queste sensazioni sono proprie anche di chi sa che chi intraprendere un viaggio ricompensa con un’esperienza ineguagliabile. La capacità di Cliff Korman è di riuscire a trasportare chi ascolta la sua musica in quel posto di confine, lontano da casa ma allo stesso tempo a casa. Nel suo lavoro ha ripreso pezzi scritti nel 1899 dalla compositrice Francisca Gonzaga unendoli e reinterpretandoli nella sua musica, in cui riesce a fondere la realtà e il sogno, passando dai ritmi del carnevale più famoso del mondo alla profondità del jazz più classico e tradizionale.

Link:
http://www.cliffkorman.com/