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Phillip Johnston è un brillante autore e compositore, oltre che un ottimo sassofonista,
influenzato prevalentemente dall'arte angolosa e sardonica di Steve Lacy, ma anche
dall’estro creativo di Nino Rota e Kurt Weill.
Dotato di una vena creativa surreale che lo ha portato a lavorare spesso per la
sonorizzazione di capolavori del cinema muto, le sue composizioni possono essere
definite una sorta di vero e proprio agrodolce compendio della storia del jazz e della
musica popolare americana.
In occasione del Villa Celimontana Jazz Festival 2005 presenta le straordinarie
musiche da lui scritte per una pietra miliare della storia del cinema: il leggendario
Faust di Friedrich Wilhelm Murnau, realizzato nel 1926.
L’opera è stata presentata in prima mondiale nell’ottobre del 2002 al Lincoln Center,
in occasione del celebrato New York Film Festival. Proprio come il regista tedesco,
che aveva l’ambizione di liberare l'immagine da qualunque commento o didascalia,
perché secondo lui l’immagine doveva parlare da sola, anche l’estro di Phillip
Johnston si pone come obiettivo di narrare solo mediante le emozioni evocate dalla
musica.
I fitti e trascinanti dialoghi che animano l'eccezionale commento musicale al film
saranno un appuntamento impedibile anche perché Johnston sarà accompagnato da
tre protagonisti indiscussi della scena del jazz americano di oggi.
Il celebrato fisarmonicista Guy Klucevsek, improvvisatore di grandissima rilevanza e
di fenomenale creatività, la cantante Kate Sullivan, di straordinaria agilità vocale, e
Tomas Ulrich, violoncellista virtuoso e improvvisatore di sopraffine capacità.
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